Casa green e certificazione energetica 2030
Ecco cosa prevede la direttiva dell'Unione Europea sull'efficientamento energetico : tutto ciò che c'è da sapere in vista del 2030
Il Parlamento Europeo ha dato il suo SÌ alla svolta dell'Europa sull' impatto ambientale generato dagli edifici. Una direttiva meno vincolante rispetto alla prima proposta di legge presentata da Bruxelles, che concede maggiore flessibilità agli Stati membri per le ristrutturazioni. Ecco i principali elementi del testo licenziato in via definitiva dall'Aula, con riferimento agli immobili residenziali.
â–º EDIFICI NUOVI - Dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030.
â–º RISTRUTTURAZIONI - Abbandonata l'idea delle classi energetiche armonizzate, si applicherà un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035. Una promozione che richiede interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari.
â–º PANNELLI SOLARI - Dovranno essere attuate strategie, politiche e misure nazionali per dotare di impianti solari gli edifici residenziali.
â–º CALDAIE A GAS - I Paesi avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili, mentre dal 2025 saranno aboliti tutti i sussidi per le caldaie autonome a combustibili fossili. Previsti anche incentivi per incoraggiare il passaggio a sistemi di riscaldamento e raffreddamento alimentati da energie rinnovabili.
â–º FLESSIBILITA' - Le misure di ristrutturazione adottate dal 2020 saranno conteggiate ai fini dell'obiettivo di efficienza.
â–º ESENZIONI - I governi potranno esentare gli edifici storici e agricoli, le chiese e i luoghi di culto, gli immobili a uso militare e quelli utilizzati solo temporaneamente.
â–º ENTRATA IN VIGORE - L'accordo dovrà ora essere confermato dai governi nazionali per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrare in vigore venti giorni più tardi.
â–º PIANI NAZIONALI - Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguarsi presentando a Bruxelles le loro tabelle di marcia per indicare la via che intendono seguire per centrare gli obiettivi di effiencientamento.
â–º INVESTIMENTI - La Commissione europea stima che entro il 2030 saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui per la svolta energetica del parco immobiliare, ovvero 152 miliardi di euro di investimenti all'anno in più rispetto alle risorse attuali. Non sono previsti finanziamenti dedicati, ma i Paesi potranno attingere ai fondi Ue per sostenere la svolta: tra questi, il Fondo sociale per il clima, il Recovery fund e i Fondi di sviluppo regionale.
CONCLUSIONI
Attualmente siamo in attesa della conferma da parte del Governo Italiano, di conseguenza non ci sono nuovi particolari vincoli sulle compravendite immobiliari. In un futuro non troppo lontano, però, potremmo trovarci a dover eseguire opere di rinnovamento degli impianti per poter vendere la nostra casa, rientrando nei parametri che verranno vagliati dal Governo Italiano prima di essre effettivamente considerati ufficiali e restrittivi.
Immobiliare Viva Casa
fonte : ANSA